Ionadi (noto anche come Jonadi) è un comune italiano di 4261 abitanti della provincia di Vibo Valentia. Fino al 1995 era in provincia di Catanzaro.
Origini del nome
Il nome del paese deriverebbe dal nome greco bizantino di famiglia Jonà des, Ιωνάδες.
Storia
A parte un breve testo, intitolato "Comune di Jonadi Cenni Storici", risalente al 1982 e redatto dal sindaco dell'epoca, l'avvocato Antonino Cordopatri, non esistono testi di pubblico dominio recanti informazioni storiche sul paese. Certo è che il paese fu casale di Mileto, del quale seguì le vicende. Appartenne a Ruggero Lauria, ai Sanseverino di Marsico, ai Ruffo di Montalto, ai Sanseverino di Bisignano e ai Silva.
Nel 1807, per volere di Giuseppe Bonaparte (con decreto francese del 19 gennaio 1807) fu proclamata l'autonomia "dell'università di Jonadi" facente parte della provincia di Calabria Ultra e distretto di Mileto. Il primo sindaco fu Giuseppe Mesiani, che durò in carica fino a tutto il 1811.
Nel 1810 passò a far parte dal circondario di Mileto a quello di Monteleone (l'attuale Vibo Valentia) e nel 1818 prese il nome di "comune di Jonadi". Nel 1812, dai documenti presenti nell'archivio comunale, risultano esservi due sindaci: Giuseppe Maria Falduti e Gaetano Carlizzi, rispettivamente sindaci di Nao e di Jonadi.
Nel 1879 entrò a far parte, nella regione Calabria, della costituita provincia di Catanzaro con la quale rimase sino al 1995, anno in cui passò sotto l'attuale provincia di Vibo Valentia.
Monumenti e luoghi d'interesse
Numerosi sono gli edifici di culto presenti nel comune (ben cinque nel capoluogo e due nella frazione di Nao) a testimonianza della devozione di questa piccola comunità .
La Chiesa Matrice, dedicata a santa Maria Maggiore, di età rinascimentale, custodisce al suo interno un piccolo Ciborio marmoreo scolpito a fogliame, per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |