Filandari (Xalandà ri in calabrese e in greco-calabro) è un comune italiano di 1.854 abitanti situato nella provincia di Vibo Valentia, in Calabria.
Geografia fisica
È un piccolo centro, posto a circa 500 metri sul livello del mare, sulle falde orientali del monte Poro, di fronte alla valle del Mesima.
Origini del nome
La parola "filandari" deriva da "filanda", e questo lascia supporre che alcuni secoli fa vi fossero presenti attività di lavorazione e filatura di tessuti. Nel dialetto locale, di tipo calabrese, gli abitanti vengono chiamati "filandaroti".
Storia
È ubicato a poca distanza dal luogo dove sorgevano le fortificazioni della città -stato di Mesima, da cui ha ereditato il patrimonio storico e culturale. Il suo toponimo greco ci riconduce al periodo delle incursioni saracene del condottiero Ixse, che misero a ferro e fuoco Nicotera, Mesiano e Mileto. Verso l'850 si ipotizza che un artigiano di origine ellenica costruisse in questa zona tranquilla, uno stabilimento di filatura e tessitura, arte che successivamente fu estesa in tutti i paesi vicini allo stato di Mesima e nel Vibonese. Il Filandaru, nomignolo col quale si indicava in origine il vecchio filatore di fibre vegetali e di seta, fu trasferito, prima ai suoi discendenti, e successivamente a tutto il villaggio. Filandari, già casale di Mesiano unitamente ad Arzona, Pizzinni e Scaliti, fu nel corso dei secoli, sottoposto a diversi feudatari. Tra i primi spicca Ruggero II il normanno, che a Mileto fissò la sua dimora col titolo di conte. Gli succedette il suo terzogenito, anch'egli di nome Ruggero, che nel 1130 fu incoronato Re di Sicilia. Successivamente passò ad una famiglia di stirpe reale, i signori Roberto.
Passò quindi all'Imperatore Federico II, che, con la sua illuminata autorità cercò di riordinare i Feudi meridionali, emanando delle apposite leggi, se per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |