Vaglio Basilicata (fino al 1863 chiamata Vaglio, dal 1863 al 1933 chiamata Vaglio di Basilicata, dal 1933 al 1955 chiamata Vaglio Lucano) è un comune italiano di 2 017 abitanti della provincia di Potenza in Basilicata.
Storia
Il toponimo Vaglio, deriva presumibilmente dal nome Balios, che, nella mitologia greca, indica il progenitore di una razza di cavalli. Da questa ipotesi si può dedurre che in questa località era allevata questa razza di cavalli, e che trattandosi di un mito greco, i primi insediamenti furono greci. Questa ultima deduzione è corroborata dal fatto che in località Rossano di Vaglio sono stati ritrovati reperti tombali, armature e scudi greci, attualmente conservati presso il Museo Archeologico Nazionale.
Il territorio di Vaglio, dopo un lungo periodo di spopolamento (nel 1277 vi erano 210 abitanti), è appartenuto dal 1496 agli Orsini, potente famiglia romana, concorrente ai Colonna e ai Conti di Tuscolo. In seguito alla ribellione degli Orsini all'imperatore Carlo V, nel 1530 Vaglio fu ceduto a Don Filiberto De Chalon, principe di Orange, amico dell'imperatore, per poi ritornare a Ferdinando Orsini nel 1560. La successione dei potentati proseguì e l'universitas di Vaglio continuò ad essere oggetto di contesa. Nel 1569 Vaglio passa ad un certo Giovanni del Tufo, per poi essere riacquistato dai duchi di Gravina. Solo nel 1582 si riscattano da ogni forma di servitù, si riscattano al consistente prezzo di 21000 ducati, ma non riuscendo a raccogliere la somma, il territorio viene posto all'asta per 34000 ducati. Quando venne venduto ai Massa, peggiorarono le condizioni di vita dei contadini perché questi si erano impossessati dei demani comunali e dello spazio dedicato al pascolo, negandone l'uso ai cittadini, in completo contrasto con le leggi di tutela. Questi erano tra i cosiddetti Ministeriales, che si erano sostituiti alla vecchia nobiltà , che sfruttavano i per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |