Gazzo Veronese (Gà zo in veneto) è un comune italiano di 5 402 abitanti della provincia di Verona in Veneto. Si tratta di un comune sparso, in quanto la sede municipale non si trova nell'omonima località ma nella frazione Roncanova.
Geografia fisica
Gazzo dista circa 38 chilometri a sud da Verona. Fra i quattro comuni della costa sud è quello più occidentale. Sul suo territorio c'è l'Oasi del Busatello concessa in gestione al WWF nel 1996 per la parte veronese. L'oasi fa parte di un residuo umido, che condivide con il comune di Ostiglia, delle Valli Grandi Veronesi.
Il comune è attraversato dal fiume Tartaro e dal fiume Tione.
Storia
Gazzo fu abitato fin dalla preistoria (3500 a.C.), deriva il suo nome da un termine longobardo (gahagi) che significa bosco. Gazzo è uno dei pochi posti dove vi è una continuità della presenza umana dai tempi antichi ai giorni nostri. Della fase preistorica si hanno prove di numerose necropoli e dei passaggi ed insediamento di più popolazioni.
In periodo romano esistevano villaggi di una certa importanza e con costruzioni complesse, La prova è data dalle pietre scolpite di quei secoli che sono attorno alla Chiesa di Santa Maria Maggiore, alla chiesa di San Pietro in Monastero, chiamato affettuosamente dalla popolazione "Ceson", della frazione di San Pietro in Valle e l'ex chiesa parrocchiale di Correzzo. Queste pietre confermano una lineare utilizzazione del territorio dalla preistoria alla caduta dell'Impero romano d'Occidente. La presenza di insediamenti importanti romani era frutto di una posizione strategica sulla via Claudia Augusta che da Ostiglia si dirigeva a Verona attraverso il Tartaro.
Gazzo andò spopolandosi con la caduta dell'impero. L'abbandono del territorio riportò a poco a poco le paludi, verso l'VIII secolo si iniziò la bonifica fatta dei Benedettini. La chiesa convento di Santa Maria di per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |