San Candido (IPA: /sanˈkandido/, Innichen in tedesco IPA: /ˈiniçn/) è un comune italiano di 3 303 abitanti della provincia autonoma di Bolzano, in Trentino-Alto Adige, situato nell'Alta Pusteria.
Comune mercato dal 1303, San Candido è oggi una rinomata località turistica invernale ed estiva delle Dolomiti, inclusa nel parco naturale Tre Cime.
Geografia fisica
San Candido è situata nei pressi della sella di Dobbiaco, al di là dello spartiacque alpino, poiché attraversato dal fiume Drava, affluente del Danubio. San Candido e la vicina Sesto sono quindi tra i pochi comuni italiani non facenti parte della regione geografica italiana perché appartenenti al bacino idrografico del Danubio.
Il territorio di San Candido rappresenta l'ultima punta (ad occidente) di diffusione dell'harpfe, un caratteristico essiccatoio del grano costituito da due pali verticali congiunti da pali orizzontali. Classificazione climatica: zona F.
Origini del nome
Il toponimo è attestato come India nel 769, Intihha nell'822 e Intichingen nel 1070 e deriva forse dal nome di persona latino Indius attraverso una forma *Intica. Il nome italiano San Candido (peraltro già da tempo invalso nell'uso) è stato dato, accogliendo solo in parte il suggerimento di Ettore Tolomei (che aveva proposto San Candido alla Drava) da quello del compatrono della collegiata. Peraltro è attestato in ladino nel 1915 San Ciana, tuttora usato anche dalla Provincia di Bolzano per i suoi testi in ladino
Storia
Dalla nascita del borgo alla prima guerra mondiale
I primi reperti che si hanno di San Candido si possono ricondurre al 1000 a.C., dove passarono da sud-est gli Illiri. In seguito, e precisamente nel IV secolo a.C. vi sono tracce di insediamenti Celti che fo per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |