Siamanna è un comune italiano di 811 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna.
Storia
Il paese è arroccato nelle vaste colline, ai piedi del monte Grighine a circa 100 metri sopra il livello del mare. Situato nella zona del Grighine, chiamata così dalla catena montuosa del Grighine è ormai fuori dal campidano, alle porte del Barigadu e della Marmilla, il villaggio è stato fondato probabilmente in epoca romana, lungo la strada che collegava Fordongianus (l'antica Forum Traiani) con Usellus (l'antica Colonia Iulia). Secondo una ipotesi molto probabile l'origine del nome della cittadina sarebbe da identificare dall'unione del termine sa ia (la strada) e manna (grande) ovvero la strada grande, che fiancheggiava anticamente l'insediamento.
Durante il Medioevo il paese di Siamanna apparteneva al Giudicato di Arborea nella Curatoria di Simaxis. Nel 1410 Siamanna passò al Marchesato di Oristano e nel 1479 venne confiscato a Leonardo di Alagon dal Regno d'Aragona. Nel 1767 Siamanna divenne nuovamente un feudo entrando a far parte del Marchesato d'Arcais istituito in favore di Damiano Nurra, un ricco possidente di Oristano che ricevette il titolo nobiliare direttamente da Carlo Emanuele III.
Nel 1821 il paese entrò a far parte prima della provincia di Oristano, e poi nel 1848 nella divisione amministrativa di Cagliari, per poi essere assegnata nel 1859 alla Provincia di Cagliari. Dopo essere diventato Comune nel Regno d'Italia, nel 1928 il governo fascista lo inglobò nel comune di Villaurbana insieme al vicino paese di Siapiccia. Nel 1947 Siamanna venne unito a Siapiccia per creare il comune di Siamanna-Siapiccia, che continuò ad esistere fino al referendum del 1975 con il quale gli abitanti del paese decretarono la creazione di Siamanna come comune a sé stante.
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