Villaperuccio (Sa Baronìa in sardo) è un comune italiano di 1.090 abitanti della provincia del Sud Sardegna.
Situato al centro del Basso Sulcis, Villaperuccio è comune indipendente dal 1979. Nel suo territorio si trova l'importante necropoli prenuragica di Montessu.
Storia
Il territorio del comune di Villaperuccio fu abitato sin dall'antichità . Gli scavi archeologici hanno attestato la presenza dell'uomo sin dal periodo neolitico. Ancora oggi si possono trovare nella campagna che circonda il centro abitato punte di frecce in ossidiana e particolari pietre forate, utilizzate probabilmente per la caccia.
Di notevole importanza sono le necropoli prenuragiche di Montessu e di Marchianna, e i numerosi menhir disseminati nell'agro di Villaperuccio, tra i quali quello imponente di Luxia Arrabiosa, alto quasi sei metri e facilmente raggiungibile in località Terrazzu, nella periferia sud-ovest del paese, quello di Monte Narcao, e quelli denominati Is Perdas Croccadas (le pietre coricate) nella località omonima.
Il centro abitato attuale può essere ricondotto al periodo medioevale. Villaperuccio era parte del Giudicato di Cagliari e in particolar modo della curatoria del Sulcis.
A partire dal 1258 il territorio venne assegnato alla famiglia dei Della Gherardesca, e precisamente al conte Gherardo.
Con l'arrivo degli aragonesi il paese passò sotto il controllo di Tului. Successivamente la peste del 1348 si abbatté violentemente sugli abitanti del centro sulcitano decimandone la popolazione.
Una sollevazione popolare durante la prima guerra tra Mariano IV d'Arborea e Pietro IV d'Aragona infierì ingenti danni al paese. Con la proclamazione della pace, Villaperuccio riuscì ad inviare i propri rappresentanti al parlamento del 1355.
La seconda guerra tra Mariano IV e Pi per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |