Castiadas è un comune sparso di 1 659 abitanti della provincia del Sud Sardegna.
Storia
Il territorio di Castiadas è abitato dall'uomo sin dal periodo prenuragico e nuragico. Alcune testimonianze dimostrano una frequentazione anche nel periodo punico e romano.
Nel medioevo fece parte del giudicato di Cagliari, nella curatoria di Colostrai, poi passata al giudicato di Gallura, Pisa e infine alla Corona d'Aragona.
Le prime tracce dell'odierno abitato risalgono al XIV secolo, quando fu fondato il villaggio di Villanova Castiadas, abbandonato però nel Cinquecento per via delle frequenti pestilenze e dei casi di malaria tipici di quei tempi.
Nell'Ottocento, dopo oltre tre secoli di completo abbandono, la zona venne bonificata col fine di erigere una colonia agricola penale, chiusa in seguito negli anni cinquanta e da qualche anno riconvertita a museo.
Nel secondo dopoguerra Castiadas, all'epoca appartenente al comune di Muravera, visse una fase di espansione, su spinta dell'ETFAS (Ente di Trasformazione Fondiaria e Agraria della Sardegna), che portò alla nascita delle borgate dell'Annunziata e di Olia Speciosa, oltre alla valorizzazione di quelle di Sabadi, Ortedusu e San Pietro. Molti dei nuovi abitanti provenivano dai centri circostanti di Villasimius, Muravera ecc. ma importante fu anche il contributo degli italo-tunisini i quali avevano lasciato per sempre il paese nord-africano.
Con la Legge Regionale numero 24 dell'11 marzo 1986 infine Castiadas divenne comune autonomo.
SocietÃ
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune di Castiadas sono 49, pari al 3% circa della popolazione totale. Tra le nazionalità più rappresentate troviamo:
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