Cellamare è un comune italiano di 5.775 abitanti della città metropolitana di Bari, in Puglia. Vi si conserva il vecchio castello baronale di origine medievale (XIII sec.) ma ricostruito e riadattato da fortezza militare a residenza signorile nel XVI sec. Nelle campagne, sulla via per Rutigliano, si conserva un menhir di imprecisata datazione.
Geografia fisica
Il centro abitato è 12 km a sud-est della città di Bari. Il territorio comunale è posto a margini meridionali della conca di Bari e confina con quelli di Capurso, Casamassima e Noicattaro.
Storia
Preistoria
Nel territorio di Cellamare non vi sono tracce di insediamenti risalenti all'età della pietra. Solo verso il XV secolo a.C., nell'età del bronzo, la vita si affaccia nella zona detta Cocevole, ad un paio di chilometri dal paese, sulla via vecchia per Casamassima. È qui che si sviluppò il primo insediamento nell'area dell'odierna Cellamare.
Dai numerosi reperti ritrovati nella zona è facile dedurre che si trattò di un insediamento di eccezionale importanza e che occupò una grande area di territorio. La posizione favorevole derivava dal fatto che l'avvallamento che oggi si osserva era un importante via canale (solco torrentizio) che partiva da Monte Sannace, presso Gioia del Colle, proseguendo in direzione della vicina Cellamare e di Azetium, che si trovava tra Noicattaro e Rutigliano, e passando dinanzi alla chiesetta rurale dell'Annunziata, nel territorio di Rutigliano, sfociava nell'Adriatico dove oggi è la baia di San Giorgio a sud di Bari.
Le attività praticate erano la pastorizia e l'agricoltura. La maggior parte dei reperti, riportati in superficie durante i lavori di trasformazione delle colture, è andata persa. Non sono pochi i contadini, i più anziani, che possono testimoniare che gli aratri meccanici hanno fatto riaffio per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |