Angrogna (pronuncia Angrógna, [aŋ'ɡroɲɲa]; Angreugna in piemontese, Ëngreunha, con la dieresi sulla E, in occitano) è un piccolo comune prealpino italiano di 874 abitanti della città metropolitana di Torino, nel Piemonte occidentale, a circa 58,8 chilometri a sud-ovest dal capoluogo.
Situata nell'omonima valle, come diramazione secondaria verso nord della più importante Val Pellice, dopo Pinerolo e Bricherasio, Angrogna occupa una zona dove scorre il torrente omonimo, un piccolo affluente del torrente Pellice.
Insieme al vicino comune di Torre Pellice, rimane altresì uno dei più importanti centri della Chiesa Valdese di tutto il territorio italiano.
Toponimo e territorio
Secondo una tradizione, il nome deriverebbe dalla voce piemontese grogn /'grʊɳ/, che significa bernoccolo, in riferimento alle colline su cui sorge il paese. In realtà , il toponimo ha origine dalla voce gallica agranio, il cui significato è prugnolo. Fra le sue bellezze naturali presenti nel suo territorio si segnala la piccola grotta detta "Guièiza d' la Tana", ricordata da Edmondo de Amicis nel suo libro Alle porte d'Italia.
Il territorio di Angrogna è molto vasto, in larga parte di carattere boschivo, prealpino e alpino delle Alpi Cozie. Le località e le frazioni a nord confinano, al di là delle vette, coi territori montani sotto Prali e Perrero (Riserva naturale della Conca Cialancia e Valle Germanasca), San Germano Chisone, Pramollo e Prarostino (Valle del Chisone). A est, confina coi territori di Bricherasio, mentre a sud con Luserna San Giovanni, Torre Pellice e Villar Pellice (Val Pellice).
Storia
Abitata già nella preistoria, come testimoniato dalle incisioni rupestri presenti, divenne presto anche terra di alcuni insediamenti celto-liguri ; tuttavia, essendo un Comune montano distaccato, lungo i secoli non fu d'inter per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |