Limosano è un comune italiano di 762 abitanti della provincia di Campobasso, in Molise. Nel XII secolo fu sede vescovile, l'antica cattedrale era la chiesa di Santa Maria Maggiore. Oggi, tre sono le chiese che rimangono: quelle di Santa Maria Maggiore, Santo Stefano (punto più alto del paese) e San Francesco d'Assisi (chiesa parrocchiale).
Storia
Il nucleo più antico sorge sulla parte centrale del colle tufaceo del centro storico, mentre quella più recente tardorinascimentale si è sviluppata ai piedi del Palazzo Ducale. Limosano ha origini medievali, costruita attorno a un castello fondato dai Longobardi, quando faceva parte del Gastaldato di Bojano, successivamente divenuto nel XIII secolo Contado di Molise.In origine i principali ingressi erano due porte a Via Cavour e a Via Borgo. Lo stemma raffigura una torre alla cui sommità convergono tre comete, simboleggianti i tre paesi di Sant'Angelo Limosano, Limosano e Ripalimosani. Notizie certe del borgo si hanno nel XII secolo, quando Limosano fu dominio normanno: uno dei primi signori fu Roberto Figliolo di Tristano, il quale insieme al vescovo Giovanni di Trivento donò nel 1109 la chiesa del paese, dedicata a Sant'Illuminata, all'[abbazia di Montecassino]].Successivamente fu signore di Limosano Manfredi Marchisio; Limosano durante il dominio angioino fu data alla stirpe dei Conti Renan; il signore Rodolfo nel 1296 la vendette per 80 once.
Dalla fine del XIII secolo a quella del successivo, non si hanno notizie certe di Limosano, tranne che fu possesso delle famiglie Stendardo, Galuccio e Acquaviva di Atri. Nel 1417 fu venduta al conte Guglielmo Gambatesa di Campobasso, poi nel 1450 a Francesco Pandone di Venafro. Nel 1495 passò ai Di Capua di Termoli, precisamente nel 1526 appartenne a Gennaro Di Capua. Nel 1715 i per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |