Lozza (Lòza in dialetto varesotto) è un comune italiano di 1.257 abitanti della provincia di Varese in Lombardia.
Abitata (come l'intera zona) già dal Neolitico, Lozza venne conquistata nell'Alto Medioevo dai Longobardi e successivamente dai Franchi. Nel 1200 circa entrò a far parte dell'Arcivescovado di Milano.
In questi anni appare nei documenti ufficiali come Locotia e Locia ed annessa al feudo di Varese. Nel 1648 risulta nei possedimenti della nobile famiglia dei Castiglioni di Lozza e, nel XVII secolo, il conte Marco Fabrizio vi costruirà un palazzetto di villeggiatura estiva (tuttora inserito nel tessuto urbano) che apparterrà alla famiglia Castiglioni fino alla fine del XIX secolo.
Agli inizi del XX secolo anche Lozza, con il succedersi delle grandi trasformazioni socio economiche, subisce gli effetti dell'industrializzazione e sorgono, sul suo territorio, vari opifici cartari e di filatura, imprese queste favorite anche dalla costruzione della vicina Ferrovia della Valmorea.
Lozza, oggi è un tranquillo paese a ridosso di Varese e, tra i suoi più illustri cittadini, vanta anche i natali del politico leghista Roberto Maroni, tuttora residente.
Origini del nome
Il nome del paese ha origine da diverse lingue, anche se il concetto rimane identico: Lozza (nome latino Lotia), sembra derivi dal celtico lossa o luth, parola che indica la melma di terra e rifiuti vegetali che veniva accumulata al ciglio delle strade per marcire e fornire concime per le coltivazioni. Tuttavia potrebbe derivare dal greco luma, ovvero sudiciume, evolutosi poi nel latino lutum (fango) e quindi lotza, Lozza. Ancora oggi nel dialetto parlato in Canton Ticino slozz significa fradicio e nella lingua corsa lozzu vuol dire melma.
Storia
Edifici religiosi
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