Retorbido (Ar Tùrbi in dialetto locale) è un comune italiano di 1.434 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nell'Oltrepò Pavese, presso lo sbocco in pianura della valle Staffora. Il comune è parte in collina, parte in pianura.
Storia
Nel 972 ne venne confermato il possesso al monastero di San Pietro in Ciel d'Oro di Pavia, cui era stato donato dal re Liutprando; apparteneva alla contea di Tortona, ma nel 1164 entrò nei domini di Pavia, sotto la quale fu sede di podesteria. Aggregato successivamente al feudo di Voghera, assegnato nel 1412 ai Beccaria del ramo di Robecco e poi ai Dal Verme, fu staccato da Voghera passando ai Riario insieme a Fortunago e infine ai Beccaria di Montebello, estinti nel 1629. Il feudo di Retorbido, staccato da Montebello, fu allora venduto ai Corti di Pavia, cui rimase fino all'abolizione del feudalesimo.
Nel 1818 a Retorbido fu unito il soppresso comune di Murisasco, noto fin dal 1153 e già appartenente al feudo di Mondondone (Codevilla). A tale comune era già stato aggregato nel 1175 il comune di Garlassolo, anch'esso già parte del feudo di Mondondone (tale comune comprendeva solo parte dell'abitato di Garlassolo, per il resto frazione di Mondondone e ora Codevilla).
Fin dall'epoca umanistica si ritiene che Retorbido corrisponda all'antica città ligure di Litubium, nota dal seguente passo di Livio:
Il citato Clastidium è Casteggio, a pochi chilometri da Retorbido.
L'ipotesi è suggestiva ma manca ancora una prova definitiva, in particolare per l'assenza di reperti romani che possano provare una permanenza di Litubium dall'epoca preromana al medioevo, quando appaiono le prime testimonianze riferibili a Retorbido.
Il torrente Rile attraversava fino al XIX secolo l'abitato, che era in costante pericolo per le sue piene (n per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |