Pieve Porto Morone (Piev Porta Murón in dialetto pavese) è un comune italiano di 2 652 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nel Pavese sudorientale, a breve distanza dalla riva sinistra del Po, al confine con la provincia di Piacenza.
Storia
Appare con il nome di Plebs Portus Moroni nel diploma con cui, nel 1164, l'imperatore Federico I concesse a Pavia la giurisdizione sull'Oltrepò Pavese, la Lomellina e anche alcune località periferiche del Pavese (come Pieve Porto Morone) che probabilmente non le appartenevano già . Fu signoria dei conti di Rovescala, discendenti dei conti di Pavia, dal 1228. Appartenne alla Campagna Sottana pavese, e come molti paesi circostanti nel XV secolo fu incluso nel Vicariato di Belgioioso che venne infeudato a un ramo cadetto della casa ducale degli Estensi, che confluì per matrimonio nel 1757 nei principi Barbiano di Belgioioso. Il Vicariato aveva come capoluogo Corteolona (Belgioioso infatti, pur dando il nome al Vicariato, non ne faceva parte).
Nel XVIII secolo gli fu annesso il comune di Casone del Mezzano (l'attuale Casoni), e nel 1866 gli fu aggregato il soppresso comune di Mezzano Parpanese.
SocietÃ
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Persone legate a Pieve Porto Morone
Clemente Canepari (1886-1966), ciclista.
Paolo Magnani (1926), vescovo.
Ambrogio Pelagalli (1940), dirigente sportivo ed ex-calciatore.Amministrazione
Note
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