Introbio (Intröbi in dialetto valsassinese) è un comune italiano di 1.980 abitanti della provincia di Lecco, in Lombardia, centro storico e capoluogo di mandamento della Valsassina.
Gli uffici comunali si trovano all'interno della Villa Migliavacca.
Il paese è conosciuto per le passeggiate in Val Biandino, dove vi è un santuario dedicato alla Madonna della Neve. In località Daggio, a 1935 metri di quota, vi è la principale sorgente, la più alta d'Europa, della ditta Norda, che imbottiglia acque oligominerali.
L'abitato ha aggregato l'antico villaggio di Monte Varrone.
Il paese viene citato nel libro "Italian Alps" (Londra, 1875) di Douglas William Freshfield, scrittore inglese.
La cittadina ha dato i natali allo scultore Carlo Antonio Tantardini e al Servo di Dio Felice Tantardini, missionario laico.
Geografia fisica
Idrografia
Ai fianchi del paese scorrono tre torrenti: la Troggia, l'Acquaduro e il Pioverna, un tempo utilizzati dall'industria siderurgica locale. Nel 1897 Carlo Arrigoni tentò di privatizzarne la pesca, ma il comune respinse la richiesta.
Origini del nome
Esistono diverse teorie sulla provenienza del nome Introbio. Come ha argomentato l'introbiese scrittore Fermo Magni (1874-1935), pare che il termine provenga dal latino “inter viasâ€, ossia tra le vie, oppure alla più parlata forma "in trivio", cioè "sull'incrocio". Infatti il paese era il crocevia delle strade tra le montagne. Secondo Dante Olivieri, scrittore del "Dizionario di toponomastica lombarda" (1961), il nome del paese deriverebbe invece da in Trobio, dal latino turbidus, cioè torbido. Dal medesimo termine deriverebbero i nomi dei torrenti Trobio e Troggia. Secondo altri potrebbe provenire dal veronese intròl "sentiero, varco" oppure essere accostato ad Introzzo, un paese lontano 30 km. Infine Ottavio Lurati pensa che per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |