Lomazzo (Lomazz nel dialetto locale, AFI: [luˈmats]) è un comune italiano di 9.945 abitanti della provincia di Como in Lombardia.
Storia
Dalla preistoria all'Alto Medioevo
Ritrovamenti archeologici dell'età del ferro attestano la presenza di insediamenti umani a Lomazzo già dal VI-V secolo a.C. La sua posizione a mezza strada fra Milano e Como, laddove declinano e sfumano le colline di formazione glaciale per lasciare posto alla Pianura Padana, fece sì che i Romani (dapprima Gneo Pompeo Strabone, quindi Gaio Scipione e infine Gaio Giulio Cesare) per attuare la loro politica di romanizzazione della Gallia, vi deducessero coloni, cui assegnarono le terre da coltivare. Va certamente riportato al tempo di Cesare lo sviluppo insediativo più significativo, che ha immesso Lomazzo nella storia, come testimoniano i reperti di una necropoli romana del I secolo a.C. e un'iscrizione dedicatoria alle Matrone di Tito Sestio Agathon, che il nome fa riconoscere come uno dei ragguardevoli 500 coloni di cultura greca portati da Cesare, allora proconsole della Gallia Cisalpina.
Nel IV secolo, dopo una prima infiltrazione cristiana probabilmente tramite una guarnigione militare che collocò una cappella castrense dedicata a San Lorenzo nel fortilizio, che presidiava il centro abitato, la popolazione di Lomazzo si convertì al Cristianesimo per opera di Ambrogio, vescovo di Milano, ed eresse una chiesa dedicata ai Santi Vito e Modesto. Quando tra il secolo VI e VII giunsero i Longobardi, di religione ariana, condivisero per un certo tempo l'uso della chiesa alternandosi a turno, fino a quando, aumentati di numero e convertiti al cattolicesimo, si dotarono della nuova chiesa di San Siro, affiliandosi però alla diocesi di Como.
Lomazzo visse così un'esperienza singolare: la comunità , appartenente civilmente dal secolo IX al per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |