Verdellino (Erdelì in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 7.790 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia.
Situato nella pianura centrale bergamasca, dista circa 13 chilometri a sud dal capoluogo orobico.
Storia
I primi agglomerati urbani presenti sul territorio risalgono al periodo della dominazione romana, come si evince da antiche testimonianze archeologiche rinvenute nel paese, tra le quali spicca per importanza un frammento di epigrafe romana, ora murata nella facciata posteriore della casa parrocchiale.
Anche il toponimo dovrebbe trovare origine in questo periodo, derivando da virides, che indicherebbe, con l'aggettivo verde, la presenza di numerosi e grandi prati. Tuttavia recenti studi vorrebbero far risalire l'origine dei primi insediamenti all'epoca dei Galli Cenomani, basandosi sul suffisso del nome vir-, di probabile matrice celtica.
Per trovare i primi documenti scritti in cui si attesta l'esistenza del nome bisogna aspettare l'anno 1010, quando si menziona il luogo di Verdello Minore.
Nel XIV secolo i confini di Verdellino si presentavano simili a quelli odierni, ma il territorio venne interessato dai violenti scontri tra guelfi e ghibellini. In questo ambito grande rilevanza ebbe l'attacco perpetrato da Bernabò Visconti il 22 marzo 1358, nel quale venne incendiato il borgo di Verdellino, unitamente ai vicini di Comun nuovo e Verdello.
Difatti le proprietà comunali di Verdello Minore erano ad appannaggio della ghibellina famiglia Suardi, in netta contrapposizione con i vicini di schieramento guelfo: a tal riguardo sul territorio sorsero numerose fortificazioni, tra cui un castello.
Nel 1408 la questione venne risolta a favore dei Suardi, grazie a Pandolfo Malatesta, che rese gran parte delle terre di Verdello Maggiore alla famiglia stessa.
La situazione venne risolta definitivamente dall'arrivo della per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |