Pognano (Pognà in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 1.599 abitanti della Provincia di Bergamo, in Lombardia.
Situato nella media pianura bergamasca, dista circa 13 chilometri a sud dal capoluogo orobico.
Storia
Recenti studi hanno appurato che i primi abitanti della zona furono alcune tribù dei Galli Cenomani, ai quali succedettero i Romani. Con questi il paese assunse una fisionomia ben definita dato che aveva sul proprio territorio un accampamento militare stabile che sfruttava la posizione strategica del borgo, posto all'intersezione tra due importanti vie.
La più importante di queste congiungeva Milano ad Aquileia, e caratterizzò la vita commerciale dell'intera zona, che ne trasse giovamento.
Tuttavia qualche secolo più tardi la stessa strada divenne percorso abituale delle orde barbariche provenienti dal nord-est dell'Europa, portando distruzione e terrore tra gli abitanti locali.
La successiva dominazione longobarda garantì una nuova tranquillità e prosperità , che continuò anche con l'avvento dei Franchi ed il Sacro Romano Impero.
Questi instaurarono il feudalesimo, affidando questi territori alla giurisdizione del vescovo di Cremona.
I secoli successivi, in piena epoca medievale videro Pognano al centro di dispute fratricide tra guelfi e ghibellini, con scontri spesso dai tragici esiti.
In tal senso, nel corso del XIII secolo, venne costruito un castello che caratterizzò la vita del borgo per parecchio tempo: utilizzato a scopi difensivi dalle famiglie più in vista e dalla popolazione in caso di attacchi, venne incendiato e raso al suolo, al pari di gran parte degli edifici del borgo, da Ottone Terzi nel 1406.
Successivamente alla guida del paese vennero posti i Visconti di Milano, fino a quando l'intera zona passò, nel 1428, alla Repubblica di Venezia.
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