Caprino Bergamasco (Cavrì in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 3 001 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia.
Geografia fisica
Situato nella valle San Martino, dista circa 19 chilometri a nord-ovest dal capoluogo orobico.
Storia
Il paese ha una storia molto antica: già in epoca romana era un rinomato centro che, posto su un'importante strada di comunicazione che univa le città di Bergamo e di Como, era considerato il capoluogo della valle San Martino, territorio compreso tra l'isola bergamasca e il lago di Lecco.
La strada garantì per anni splendore al borgo, che si sviluppò notevolmente grazie ai commerci che questa garantiva, ma poi fu veicolo di incursioni di orde barbariche che portarono terrore tra gli abitanti. Dopo decenni di profonda instabilità , la situazione parve tranquillizzarsi con l'arrivo dei Longobardi, ai quali subentrarono i Franchi che instaurarono il Sacro Romano Impero.
Fu proprio a questi anni che risale il primo documento scritto che attesta l'esistenza del toponimo: nel 962 il re Berengario II certifica i terreni presenti nei suoi possedimenti, tra i quali è presente anche Caprino.
I secoli successivi si caratterizzarono però per i violenti scontri tra le opposte fazioni dei guelfi e ghibellini: il paese fu al centro di aspre contese tanto da doversi dotare di una serie di fortificazioni che ancor'oggi rammentano l'importanza del borgo in epoca medievale. Tra i tanti scontri va ricordato quello del 1373 in cui venne ucciso da contadini insorti Ambrogio Visconti, figlio naturale di Bernabò, il quale accorse immediatamente con le sue truppe e per rappresaglia mise a ferro e fuoco l'intera zona.
Il termine di questo periodo arrivò con la Pace di Ferrara nel 1433, nel quale venne sancito il passaggio di Caprino e dei borghi limitrofi alla Repubblica di Venezia. Da allora non si sono più verificati episo per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |