Boltiere (Boltér in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 6.077 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Situato nella media pianura bergamasca, dista circa 15 chilometri a sud-ovest dal capoluogo orobico.
Storia
I primi insediamenti abitativi che riguardarono il territorio di Boltiere furono opera di alcune tribù delle popolazioni dei Liguri e dei Galli Cenomani. A questi subentrarono poi i Romani, che diedero al paese una precisa struttura e fisionomia. Il borgo crebbe con vitalità grazie alla sua posizione favorevole, proprio sulla strada che, utilizzata sia militarmente che commercialmente, collegava Bergamo con Milano.
Successivamente inserito nel regno dei Longobardi, fu poi conquistato dal Sacro Romano Impero il quale lo affidò al Vescovo di Bergamo. Questo trasferimento di proprietà fu sancito da un editto che, redatto nel 972 dall'imperatore Ottone I, risulta essere uno dei primi documenti in cui si menziona il nome di Boltiere.
Il primo testo in ordine cronologico è di poco antecedente, e risale al 909, quando in un atto viene citato un abitante di allora, tale "Andevertus filius quondam Grasemundi de Bolterio". Il toponimo dovrebbe derivare da quella che allora era la conformazione territoriale della zona, ricca di paludi ed acquitrini: il termine Bolta sta appunto a significare un ristagno d'acqua che avrebbe dovuto trattarsi dell'estremità nord del Lago Gerundo, presente in epoca medievale.
Altre ipotesi sostengono invece che derivi da un nome proprio di persona, teoria che tuttavia non pare suffragata da elementi concreti.
Dopo la breve esperienza del periodo comunale nell'XI secolo Boltiere fu coinvolto, al pari di quasi tutto il territorio bergamasco, nelle sanguinose lotte di fazione tra guelfi e ghibellini. In particolare modo il borgo, appartenente allo schieramento ghibellino, si sco per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |