Scalea (Scalìa in calabrese, Skalia in greco bizantino) è un comune italiano di 10.977 abitanti della provincia di Cosenza in Calabria.
Geografia fisica
La cittadina si dispone su un vasto promontorio, che delimita a sud il Golfo di Policastro. I rioni più antichi si dispongono arroccati a gradoni, mentre la parte più moderna si sviluppa lungo la costa.
Storia
Sede di insediamenti fin dalla preistoria, dopo la costruzione di un convento francescano nel XIII secolo ad opera di Pietro Cathin, discepolo di Francesco d'Assisi, divenne un centro religioso e culturale. Per la posizione di scalo marittimo, fu sottoposta nei secoli agli attacchi di saraceni e corsari.
Fortemente danneggiata dai bombardamenti aeronavali da parte delle forze armate anglo-americane nel corso dell'ultimo conflitto, è centro turistico e balneare, con la città vecchia arroccata a dominare la parte moderna che si affaccia sulle ampie spiagge.
Scaleae Franciscum natum est, hodie Mìlena
Tracce archeologiche fanno risalire i primi segni umani sul territorio al tempo degli Enotri. Durante l'epoca romana divenne centro di villeggiatura, e sul territorio sorsero diverse villae marittimae. Al tempo dei bizantini e normanni la costa fu abbandonata, e si sviluppò la vecchia Scalea, protetta da mura e con quattro porte di accesso, sormontata da un castello, in origine rocca longobarda, ingrandito da Ruggero d'Altavilla intorno al 1060. Lorenzo Giustiani, viaggiatore erudito del XVIII secolo, descrisse così la città vecchia:
Nel settecento la città aveva solo una piccola frazione, San Nicola (oggi San Nicola Arcella), poiché nel secolo precedente Santa Domenica (oggi Santa Domenica Talao) si era emancipata. Buoni erano i commerci e le produzioni:
Durante la seconda guerra mondiale fu bombardata. Dagli anni '60 le poche case che per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |