Motta Santa Lucia è un comune italiano di 870 abitanti della provincia di Catanzaro in Calabria.
Geografia fisica
Motta Santa Lucia si erge all'apice di una collina a 590 metri sul livello del mare, geograficamente posta nella bassa valle del Savuto, alle propaggini della Sila Piccola, al confine con la provincia di Cosenza.
Storia
Nell'antichità Motta Santa Lucia ebbe altri nomi ed occupò vari siti. Sebbene non esistano notizie certe e prove documentali sulla sua origine, si ritiene comunemente che essa fosse stata fondata, col nome di Porchia, da una colonia romana dedotta nell'anno 556 a.C. presso Mamerto (oggi Martirano). La prima ubicazione, secondo alcuni storici regionali, si potrebbe collocare a sinistra del fiume Savuto, non lontano dalle cosiddette Macchie De Gattis.
L'antica Porchia fu più volte danneggiata da terremoti, alluvioni e soggetta a scorrerie Saracene. Nel 950 o 951 d.C. fu completamente rasa al suolo dai Saraceni i quali, stabilitisi ad Amantea vi avevano creato la sede più importante di un loro Emirato. Gli abitanti di Porchia furono costretti a fuggire verso i monti circostanti e a rifugiarsi nei boschi dai quali, in seguito, si spostarono per fondare numerosi villaggi che assunsero il nome di Motta di Porchia.
Secondo autorevoli studiosi di toponomastica la parola "Motta" stava ad indicare ogni scoscendimento di terreno e la parte di terra scoscesa. Ernesto Pontieri fu tra i primi ad affermare, invece, che il toponimo "Motta" è frequente nella toponomastica italiana e si riferisce ad un luogo fortificato, atto a premunire o difendere gli abitanti da insidie e minacce esterne. Nell'uno o nell'altro caso il nome dato al "risorto" paese fu molto appropriato e servì bene a distinguerlo in Calabria da: Mottafollone, Motta Filocastro (frazione di Limbadi) e Motta San Giovanni. I villaggi che costituirono Motta di per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |