Manoppello (Manuppèlle in abruzzese) è un comune italiano di 6.994 abitanti in provincia di Pescara in Abruzzo. Fa parte della Comunità Montana della Maiella e del Morrone.
Storia
Origini
L'origine del nome del paese deriva forse dal "manoppio", cioè la quantità di grano che può essere contenuta tra le braccia, cioè il covone, simbolo che ritroviamo nello stemma del paese.
Tutto ciò conferma l'origine del nome Manoppello che si deve dall'unione delle parole latine manus e plere cioè "mano piena".
Il covone di grano indica la fertilità della terra, che in epoche passate, soprattutto in epoca romana, garantiva prosperità e abbondanza di raccolti.
Il nucleo romano
L'attuale centro storico del paese sorge sulle rovine di un'antica città romana, a riprova di ciò il territorio è oggetto di numerosi ritrovamenti di reperti archeologici conservati presso il Museo archeologico nazionale d'Abruzzo di Chieti, molti dei quali rinvenuti nella zona oggi denominata Valle Romana. Tra i ritrovamenti più importanti c'è da segnalare una villa patrizia romana con mosaici ancora intatti, recentemente restaurata e riaperta alla fruizione del pubblico.
Medioevo
Nel XII secolo fu costruito sotto l'abitato attuale il Monastero di San Pietro in Vallebona, che sopravvisse fino al XVII secolo. Presso un'altura al confine con Casalincontrada invece tra il 1197 e il 1208 fu costruita dai cistercensi l'abbazia di Santa Maria Arabona. Il borgo fu il centro dell'omonima importantissima contea che controllava buona parte della marca di Chieti.
Feudo dei conti di Chieti, passò per matrimonio agli Orsini che la tennero con titolo di contea fino alla prima metà del secolo XVI.
Epoca moderna e contemporanea
Nel 1506, come vuole la leggenda, un misterioso prete portò in un convento fuori il cent per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |