Il Sassetta, pseudonimo di Stefano di Giovanni di Consolo (Cortona (?), 1400 circa – Siena, 1450), è stato un pittore italiano.
Biografia
Il soprannome Sassetta è attestato solo dal Settecento e, sulle prime, sotto la forma di cognome. Così si trova per la prima volta nel Pecci: Stefano Sassetta; ma il Pecci probabilmente trasse il nome da un'erronea lettura di documenti.
Nacque in data sconosciuta probabilmente a Siena, anche se ci sono ipotesi su una sua possibile nascita a Cortona, come suggerito dalla comparsa del nome della città accanto a quello dell’artista in molti documenti. Si ignora del tutto l’ambito della sua formazione artistica. Di lui si hanno comunque le prime notizie a Siena, nel 1423. Pittore riconosciuto e apprezzato dai contemporanei, come dimostrano le committenze nel duomo, nel palazzo pubblico e su una porta di accesso della città , fu maestro di molti discepoli. Trascurato dai critici d’arte per molti anni fu rivalutato solo agli inizi del XX secolo. Oggi è considerato il maggiore esponente della pittura senese della prima metà del Quattrocento.
La prima opera
La prima opera certificata è la pala di altare realizzata per il Palazzo dell’Arte della Lana. Commissionata nel 1423, di questa opera composita rimangono solo pochi pannelli dispersi in vari musei, anche se molti di essi si trovano nella Pinacoteca Nazionale di Siena.
Dai frammenti rimasti si nota un pittore molto legato alla tradizione della pittura senese, in particolare a quelle di Pietro e Ambrogio Lorenzetti, ma sensibile alle sperimentazioni del rinascimento fiorentino, certamente note al pittore. Così nella preghiera di San Tommaso della Pinacoteca Vaticana si vede un’articolazione degli spazi architettonici complessa ed unica, che vuole anche trasmettere l’austerità e il rigore religioso per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |