Oliveri (Liveri in siciliano) è un comune italiano di 2.181 abitanti della Città metropolitana di Messina in Sicilia.
I luoghi più importanti sono la tonnara, la riserva naturale orientata Laghetti di Marinello, e il castello di origine araba.
Geografia fisica
Il comune sorge alle pendici del monte Tindari e si affaccia sul golfo omonimo, a sud di Capo Tindari. Il suo territorio si estende per 10,46 km².
Storia
Il primo a tramandare il nome Oliveri fu lo scrittore Edrisi, incaricato dal Gran Conte Ruggero, descrivendo "Labiri (Oliveri) come un bello e grazioso casale, con un grande castello in riva al mare, delle case, delle buone terre da seminare, dei ruscelli perenni sulle sponde dei quali erano impiantati alcuni mulini e con un bel porto nel quale si faceva copiosa pesca di tonno"
L'attuale denominazione del paese viene dal condottiero Carlo Oliveris del quale gli abitanti del luogo hanno voluto ricordare la cortesia. Il fatto risale certamente all'epoca in cui, mancando la scrittura, il compito di esaltare le gesta degli eroi era affidata ai poeti popolari, girovaganti per le piazze del paese, che scatenavano le fantasie degli astanti e l'entusiasmo popolare.
Il primo nucleo abitativo nei pressi di Oliveri fu fondato sul monte Tindari dai Dori, che fin dall'inizio utilizzarono il paese come centro costiero. Come tutta la Sicilia passò poi sotto il dominio romano e sotto di loro è divenuta nota la grande pescosità del suo mare.
Nel 1088, per decreto del Gran Conte Ruggero, il territorio compreso tra i fiumi Elicona e Montagna fino a mare passò nelle mani dei monaci benedettini di Patti.
Nel 1360 il Re Ferdinando d'Aragona, per farne regalo al suo secondogenito, staccò dalla concessione fatta ai monaci, il castello, il feudo e la tonnara di Oliveriper maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |