Tinnura è un comune italiano di 247 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna, nella antica subregione della Planargia, conosciuto per i suoi famosi murales. Il centro abitato è unito senza soluzione di continuità con quello di Flussio, comune col quale condivide il corso principale che corrisponde alla strada statale 292.
Origini del nome
Il toponimo "Tinnura" è considerato di origine assai antica, certamente preromana. In esso si rileva in particolare la radice "Tin", derivante dal protosardo "t(h)innÃa", "thinnÃga", che indicava, secondo gli studiosi, la pianta del giunco spinoso. L'abitato di Tinnura è ancora oggi famoso per l'uso di tale vegetale (oltre che dell'asfodelo) nei lavori di artigianato.
Storia
Il territorio fu abitato già in epoca nuragica e romana.
Nel medioevo appartenne al Giudicato di Torres e fece parte della curatoria della Planargia. Alla caduta del giudicato (1259) entrò a far parte del Giudicato di Arborea. Intorno al 1420 passò sotto il dominio del Regno di Sardegna aragonese e divenne un feudo. Fu incorporato nel XVIII secolo insieme a Suni (paese più recente) nel marchesato della Planargia, feudo dei Paliaccio. Fu riscattato agli ultimi feudatari nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Monumenti e luoghi di interesse
Architetture religiose
Sulla stessa via è presente la chiesa parrocchiale di Sant'Anna.
SocietÃ
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Infrastrutture e trasporti
Ferrovie
Nel comune è presente la stazione di Tinnura, scalo ferroviario posto lungo la linea Macomer-Bosa, in uso dal 1997 per il solo traffico turistico legato al servizio Trenino Verde dell'ARST. Lo scalo è quindi servito da alcune corse a calendario nel periodo estivo, oltre che da eventuali tren per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |