Visso (Vissu in dialetto locale) è un comune italiano di 1 103 abitanti della provincia di Macerata nelle Marche.
Geografia fisica
Visso ha un'exclave, identificabile nella frazione di Cupi, compresa tra i comuni di Pieve Torina, Fiordimonte, Acquacanina e Ussita.
Storia
Il più antico reperto archeologico che testimonia l'esistenza di Visso in epoca romana, è un'epigrafe funeraria pubblicata nel CIL e datata tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. In essa si parla di uno schiavo liberato appartenente alla tribù Horatia, stanziata nel territorio di Spoleto. Tutte le altre notizie relative all'esistenza di un villaggio presente già 907 anni prima di Roma e fondato dalla tribù sabina dei Naharci, chiamato Vicus Elacensis, alla confluenza dei fiumi Ussita e Nera sono probabili, ma non provate scientificamente. Il legame con il territorio di Spoleto ha avuto un continuum, tanto che nel 576 il territorio di Visso passò sotto il ducato di Spoleto per via dei Longobardi che intorno al 575 avevano occupato quelle zone.
Intorno al Mille le popolazioni che abitavano sulle montagne vissane scesero a valle probabilmente per comodità di commercio, dando vita ad un centro indicato con il nome di Visse, che organizzatosi in libero comune, rivaleggiò fortemente con molti dei comuni limitrofi. Quando il ducato di Spoleto divenne del Papa Visso venne affidato ai Da Varano, duchi di Camerino, che la tennero ad intermittenza fin quando i papi non l'affidarono definitivamente a governatori, uno dei quali fu il padre del Cardinale Mazzarino, segretario del re di Francia.
Nel 1400 conobbe i saccheggi delle compagnie di ventura, periodo passato alla storia come "la ruina di Visso", anche grazie al ripetersi dell'infausto fenomeno della peste. La mancanza di spazi coltivabili in un terreno così m per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |