Chignolo Po (Chignö in dialetto pavese) è un comune italiano di 3.996 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Il comune è composto, oltre che dal capoluogo, anche dalle frazioni Lambrinia, Alberone e Bosco; si trova presso la foce del fiume Lambro nel Po e dista una trentina di chilometri dalle città capoluogo di Provincia Pavia, Lodi e Piacenza.
Storia
Il nome Chignolo deriva dal latino Cuncolus ad Padum, Cuniolus e dal lombardo Chignoeu dovuto alla particolare conformazione di questo borgo. Esso si snoda, infatti, su una striscia di terra rialzata tra i fiumi Lambro e il Po che nei tempi antichi (ancora nel 1400) lambivano il maestoso castello dei Federici, detti Todeschini, passato poi per matrimonio a Ottaviano Pallavicini di Busseto (ante 1484) e perso dopo la morte della moglie (ante 1510) a favore del marito della cognata, il senatore milanese Gerolamo Cusani; poi (1527) ai Cusani Visconti, dal 1621 Marchesi di Chignolo.
Fu il duca di Milano Galeazzo Maria Sforza, nel 1466, a rettificare il corso del fiume; lavori durati ben 10 anni che permisero di garantire un territorio più vasto, più fertile e più sicuro dalle inondazioni. L'antico letto del Po, nella vasta ansa, divenne Mortizza il cui colatore più grande è il Reale.
Dalle tradizioni, e soprattutto dal ritrovamento di reperti archeologici, si pensa che sul suo territorio si fosse stabilita una popolazione sin dall'età della pietra, e sicuramente sin dall'età pre-romana quando divenne centro fortificato lungo il percorso della strada Romea, chiamata poi nel Medioevo Strada Regina; fu pertanto luogo di passaggio e sosta dei pellegrini della Via Francigena.
Proprio transitando su questa via nel 990, l'arcivescovo di Canterbury, Sigerico, indica l'Abbazia di Santa Cristina, col suo Castello, come la tappa XL (mansio).
Davanti al fortilizio, in direzione Nord, sorse il Borgo (Ricetto) che viene r per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |