Marudo (Marüd in dialetto lodigiano) è un comune italiano di 1.707 abitanti della provincia di Lodi in Lombardia.
Storia
Appartenne, dopo il X secolo, dapprima al monastero di Santa Cristina da Ollona, poi al monastero di San Pietro di Lodi e ad altri enti ecclesiastici della città .
Nel XVIII secolo passò agli Archinto e poi ai marchesi Cusani (1787).
In età napoleonica (1809-16) Marudo fu frazione di Caselle, recuperando l'autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.
Nel 1869 al comune di Marudo vennero aggregati i comuni di Castiraga da Reggio e Vidardo; nel 1902 entrambe le frazioni furono di nuovo scorporate, andando a formare un nuovo comune unico, detto Castiraga Vidardo.
Il nome deriva da "maturo".
Monumenti e luoghi d'interesse
La parrocchiale, dedicata ai SS. Gervaso e Protaso, venne eretta nel 1790 sulle macerie di un piccolo oratorio, di cui rimangono tracce in alcuni frammenti di affreschi conservati nella chiesa stessa.
Nel paese c'è anche un'importante azienda addetta al riciclaggio dei rifiuti, soprattutto della carta. Il 9 aprile 2011 scoppiò un grande incendio in questa azienda e, la nube di fumo, fu visibile sino alla tangenziale di Lodi.
SocietÃ
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2008 gli stranieri residenti nel comune di Marudo in totale sono 160, pari all'11,44% della popolazione. L'unica comunità di una certa consistenza è quella romena, con 70 appartenenti.
Economia
Il terreno, fertile e argilloso, ha sempre favorito l'agricoltura, soprattutto la coltivazione del riso, che ancor oggi rappresenta una sensibile fetta dell'economia di Marudo: sono presenti un buon numero di aziende agricole, per lo più a conduzione diretta, ed è diff per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |