Lodi Vecchio (Lod Vég in dialetto lodigiano, Laus Pompeia in latino) è un comune italiano di 7 533 abitanti della provincia di Lodi in Lombardia.
Storia
Laus Pompeia
A Lodi Vecchio sorgeva dal 600 a.C. uno dei primi centri delle popolazioni di origine celtica che dimoravano nella pianura padana. Plinio il Vecchio afferma che venne fondata dai Celti Boi, sebbene storicamente quel territorio fu sempre occupato dagli Insubri. In ogni caso non ci è stato tramandato il toponimo gallico dell'antico borgo, anche se la tradizione riporta il nome di Alauda (allodola, uccello sacro ai Galli) da cui ebbe poi origine il nome "Laus". A tale proposito, l'immagine dell'allodola compare nello stemma civico in uso dagli anni '30 del XX secolo, fino al 1963.
I romani vi giunsero tra il 223 a.C. e il 222 a.C., anni in cui i consoli (Publio Furio Filo e Gaio Flaminio Nepote prima, Marco Claudio Marcello e Gneo Cornelio Scipione poi) attaccarono e sconfissero gli Insubri. Questa prima occupazione durò poco in quanto gli Insubri, approfittando della discesa di Annibale, si ripresero la loro indipendenza e la mantennero per un paio di decenni.
Solo nel 195 a.C. la resistenza degli Insubri fu definitivamente estirpata; da allora fino al 49 a.C., Laus fece parte della provincia della Gallia Cisalpina, situato sulla Via Æmilia, tra Ad Nonum (nel territorio di Melegnano), che era a circa undici chilometri, e Tres Tabernæ (14,5 km).
Dall'89 a.C. venne denominato Laus Pompeia in onore di Gneo Pompeo Strabone, padre di Pompeo Magno, che proprio quell'anno aveva concesso il diritto latino agli abitanti delle comunità in Transpadana. Giulio Cesare nel 49 a.C., in riconoscimento del contributo dato dalle popolazioni della Valle Padana alla sua causa, concesse a Laus Pompeia il titolo di municipium.
Tra l'agosto del 14 d.C. e il luglio del 23 d.C. fu collocata su una po per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |