Montescudo (Muntscùdli o Mont Scud in romagnolo) è una frazione del comune italiano di Montescudo-Monte Colombo nella provincia di Rimini, in Emilia-Romagna. Già comune autonomo, il 1º gennaio 2016 è confluito nel nuovo ente assieme al comune di Monte Colombo. Nei territori dei due ex comuni lo Statuto ha istituito i municipi quali organismi di decentramento.
Il paese, collocato sulla collina ai piedi del Monte Godio, offre un vastissimo panorama che va dalla parte del mare, dal pesarese al ravennate, così come in giornate di particolare visibilità è possibile intravedere le cime dei monti dell'Istria.
Etimologia
Il nome più antico di Montescudo è Rio Alto forse perché ai suoi piedi scorrono il Conca ed il Marano; in seguito diventò Mons Scutulus, Montescudolo, Montescutello ed infine fu mutato con l'annessione al Regno d'Italia 1862 in quello attuale Montescudo.
Storia
Le origini di Montescudo sono antichissime. Da ricerche archeologiche dei secoli scorsi (1795 e 1874) nei pressi delle Chiese di S. Biagio e S.Simeone vennero rinvenute tombe romane e una colonna che serviva di sostegno ad un'ara di un tempio pagano.
Montescudo ai tempi dell'Imperatore Augusto, serviva anche come stazione militare adibita al cambio di cavalli per i corrieri che da Rimini andavano a Roma. Era sicuramente il primo scambio di una scorciatoia per la via del Furlo. Le origini del primo castello risalgono agli inizi del X secolo.
Nel 1233 i Montescudesi giurarono fedeltà al Comune di Rimini, sottraendosi all'obbedienza dei Signori di Urbino. Dal 1239 al 1499 fu continuamente conteso anche con sanguinose battaglie tra i Malatesta e i Montefeltro. Nel 1555 il Papa lo donò al marchese Nicolò di Bagno fino al 1656 anno in cui tornò sotto lo Stato Pont per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |