Cardeto (Cardìtu in reggino, Cardito in greco-calabro), è un comune italiano di 1.586 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria, in Calabria.
L'abitato è situato sulla sponda destra del torrente Sant'Agata e presenta una caratteristica struttura a gradinata.
Storia
Le origini dell'antico centro pre-aspromontano, che deve il suo nome alla pianta del cardo (lat. carditum "luogo di cardi") o, come sostengono altri, al cardo romano, probabilmente vanno ricercate tra i secoli X e XI. In quel periodo, infatti, sotto l'imperatore Basilio I, la sede vescovile di Reggio fu elevata a "Metropoli dei possessi bizantini dell'Italia meridionale" il che le permise di diventare il nucleo principale della chiesa grecanica meridionale, meta di un continuo afflusso di monaci basiliani, di cui ne ritroviamo traccia nell'antico monastero femminile di Sant'Andrea di Mallamaci - poi divenuto Santa Maria di Mallamaci - in località Mallemace o nell'abbazia di S Nicola di Foculica in località Badia.
L'altra ipotesi afferma che il paese ospitò i primi abitanti quando i bizantini, intorno all'anno 1000, per fronteggiare al meglio la minaccia araba fecero erigere varie fortificazioni nell'entroterra delle città , edificando delle kastre, detti anche motte, tra le quali ricordiamo la vicina Motta Sant'Agata di cui Cardeto fu casale fino al 1783 (da qui l'odierna divisione del paese in "Sopra Casale" e "Sotto Casale"). Probabilmente furono gli stessi agatini che, in cerca di un luogo più sicuro per sottrarsi alle continue incursioni, spingendosi verso l'interno fondarono Cardeto.
A conferma di questa tesi ritroviamo in località Serra i ruderi di un'antica fortificazione, chiamata "torre saracena" dagli indigeni, che sarebbe servita agli "Agatini" come torre d'avvistamento, vista anche la posizione strategica dalla quale si gode di un'ottima vista sullo str per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |