San Fele è un comune italiano di 3 002 abitanti della provincia di Potenza, in Basilicata. Storicamente proviene dal feudo corrispondente alla Valle di Vitalba, insieme a Rionero in Vulture, Monticchio (Rionero in Vulture), Sant'Andrea, Montemarcone, Castel Lagopesole, Montesirico, Rapone. Il suo nome in origine è riportato come Santo Felice, che per contrazione è mutato prima in Santo Fele ed infine al nome d'oggi. È un comune prettamente rurale. È noto per la nascita di San Giustino de Jacobis e per la presenza di uno dei più antichi e misteriosi santuari della Basilicata: Santa Maria di Pierno.
Geografia fisica
È situato nella parte nord-occidentale della Basilicata ad 872 m s.l.m., arroccato tra il Monte Castello e il Monte Torretta. Fa parte della Comunità Montana del Vulture.
Sismologia
In base alla Classificazione Sismica del territorio italiano effettuata dal Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Comune di San Fele si trova in zona 1, cioè la zona che presenta un rischio sismologico molto alto, nella quale possono verificarsi fortissimi terremoti.
Storia
In epoca antica, il territorio di San Fele fu abitato dagli Ausoni, che lasciarono diverse testimonianze nel circondario del comune. Il nucleo della città ebbe origine nel 969 d.C., con l'edificazione di un castello fortezza, voluto da Ottone I di Sassonia per avvistare e fronteggiare eventuali assedi da parte dei Bizantini e, circa un secolo dopo, iniziarono a sorgere intorno al presidio i primi centri abitati.
Il quartiere sviluppatosi lungo le pendici del Monte Castello è stato rinominato "Rione Costa".
Il castello fortezza era "di forma bislonga e fabricato a guisa di un vascello [...] Federico II lo strinse anchora, e per renderlo del tutto inespugnabile, e lo fiancheggià per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |