Rosciano è un comune italiano di 3.876 abitanti della provincia di Pescara, in Abruzzo.
Nella frazione di Villa Badessa (in lingua arbëreshë Badhesa) è presente l'unica comunità Arbëreshë (italo-albanese) dell'Abruzzo, che fino a qualche decennio fa aveva conservato l'uso della lingua arbëreshë e tuttora conserva il rito bizantino greco, secondo l'anno liturgico orientale.
Storia
Abitato sin dal neolitico (come testimoniano reperti rinvenuti nelle località Coccetta e Piano Ciero), e probabilmente vicus romanus (lo dimostrano l'impianto in laterizio che funge da basamento alla torre del castello, nonché vari oggetti scoperti nel territorio (tra i quali un sarcofago, suppellettili, armi), l'area di Rosciano vide l'insediamento di una fara longobarda, posta ai confini meridionali del ducato di Spoleto lungo la riva sinistra del fiume Pescara.
Del periodo longobardo restano vari reperti, come un pettine in osso lavorato, venuto alla luce da una sepoltura presso Villa Oliveti ed una necropoli in località Piano Fara più varie sepolture lungo il tracciato del Tratturo, ma anche diversi toponimi come Piano Fara, Colle della Guardia e S. Giovanni alla Pescara, quest'ultimo in riferimento alla chiesa edificata dai longobardi ai piedi del colle sul quale, nella seconda metà del secolo XI, Achille Valignani, Duca di Vacri, fece costruire una torre con la funzione di testa di ponte per le schiere normanne in movimento alla volta del comitato pinnense. Intorno a questo elemento fortificato, poi ampliatosi nell'attuale castello, le popolazioni della fara e quelle circonvicine crearono il primitivo nucleo abitato di Rosciano. In esso sono situate costruzioni molto antiche, come il castello medioevale con la torre detta "dei Paladini", edificata dai normanni, il cui primo comandante militare, Roscio da Montechiaro, ha dato il nome al paese. Aggre per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |