Zimella (Simèla in veneto) è un comune sparso italiano di 4 952 abitanti della provincia di Verona in Veneto. La sede municipale non si trova infatti nell'omonima località ma nella frazione Santo Stefano di Zimella.
Geografia fisica
Zimella dista circa 39 chilometri da Verona, nella parte orientale della provincia.
Storia
I reperti archeologici più antichi rinvenuti nel territorio comunale sono le steli funerarie riscoperte grazie a degli scavi intorno alla chiesa di Zimella. Questi cippi funerari sono posteriori alla romanizzazione, susseguente alla battaglia di Azio, e le scritte sopra riportate sono riconducibili alla tribù Romilia che fu premiata da Augusto con l'attribuzione di colonie nell'agro atestino, che aveva il suo centro ad Este e comprendeva Monselice.
Il museo archeologico di Verona conserva molti altri reperti del periodo romano (tra cui un'urna di pietra cilindrica con una scena di caccia e l'iscrizione Attici Priami Praiconis)
, ritrovati in zona prevalentemente nel 1800, mentre altri reperti minori, riferibili all'epoca romana (come sei anfore) e a quella medievale (pugnali e spade), sono custoditi nel museo civico di Cologna Veneta.
Nel 1982, con la legge regionale 2 aprile 1981 n. 12, la frazione di Bonaldo, prima ricompresa nei territori di Zimella, Arcole e Veronella, è stata interamente aggregata al comune di Zimella.
Bonaldo di ZImella
Il territorio di Bonaldo è sempre esistito e fonti storiche attendibili riportano che, nell'alto Medioevo, apparteneva al distretto di Cavalpone nel Colognese è corrispondeva alla pieve di Sant'Apollinare , con San Gregorio e parte di Bonaldo.
Secondo il Cavallari il territorio di Caput Alponis (Cavalpone) “non va riferito alle origini del torrente, né ad una località specifica, per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |