San Daniele Po (San Daniel in dialetto cremonese) è un comune italiano di 1.371 abitanti della provincia di Cremona, in Lombardia. È situato sulla riva sinistra del Po.
Storia
Terra feudale, la sua storia inizia attorno all'anno 1000 quando i frati Benedettini del Monastero di Parma effettuarono numerose bonifiche al territorio. In questo periodo si instaurò nel luogo una nobile famiglia, i Sommi provenienti da Cremona, in continua corrispondenza con il vescovo della diocesi di Cremona, Ubaldo I e il Papa Niccolò II (1059-1061). I Sommi si erano stanziati sulle rive del fiume, dando origine a una frazione di San Daniele, Sommo con Porto, il cui nome rimane l'unica eredità di questa famiglia. A Capo di questa dinastia c'era Enrico Sommi, che ha costruito la propria ricchezza grazie all'agricoltura, e trasferitosi a San Daniele poiché c'era terra fertile. Questa dinastia regnò a nel Paese fino al 1647, quando le truppe Gallo-Estense, saccheggiarono Cremona e stroncarono per sempre questa nobile Famiglia.
Il vero sviluppo urbanistico del paese avviene attorno al 1800, quando il territorio comunale fu ampliato da Napoleone unendogli campagne già parmigiane. In quegli anni San Daniele inizia a prendere forma e a sviluppare la propria ossatura; il centro del paese era via Cantone (chiamata ancora così), composta da circa 10 cascine e circa 100 abitanti. Gli anni d'oro li abbiamo nel periodo che va dal 1850 a 1900, quando nel paese nasce la prima fabbrica, importante perché “l'Acetificio Galletti†è il più antico d'Italia(1871).
Con la nuova fabbrica, il paese si arricchisce di persone, perché gli abitanti avevano già un proprio lavoro, quello dei campi, e quindi viene costruita la via Faverzani, che all'epoca era vista solo come una via che collegava il vecchio centro del paese ai primi paesi Casalaschi: difatti era chiamata la bassa di Casalmaggiore, ma ora per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |