Zelbio (Gèlbi in dialetto comasco, pronuncia fonetica IPA: /ˈdʒɛlbi/) è un comune italiano di 214 abitanti della provincia di Como in Lombardia.
Storia
Il paese è molto antico: i primi insediamenti risalgono all'età dei Celti e dei Liguri, per poi divenire una stazione romana del II secolo d.C. (ciò è testimoniato d a ritrovamenti di reperti archeologici conservati nel Museo Civico di Como). Con il passare degli anni il paese si espande, fino a diventare un borgo: negli Statuti di Como (Volumen Magna), infatti, si parla di un "Burgi Zelbi".
Nel Medioevo, Zelbio diviene parte del feudo di Nesso e nel 1497 viene donato da Ludovico il Moro alla sua amante, Lucrezia Crivelli. Nello stesso periodo, il borgo entra a far parte della Pieve di Nesso, comprendente i comuni di Molina, Lemna, Palanzo, Pognana, Careno, Laglio, Brienno, Carate e la vicina Veleso.
Nel XVII secolo, Zelbio si stacca dalla Pieve (1617) e viene infeudata ai Casnedi (feudatari dal 1647 al 1787); con la peste del 1630, la popolazione viene quasi completamente decimata, ad eccezione delle famiglie Bellieni, Stoppani e Tacchi.
Nel 1796 viene inglobato nel comune di Nesso ed Uniti fino al 1814: questa indipendenza amministrativa verrà mantenuta fino al 1929, anno della fusione di Zelbio e Veleso in un unico comune, Zelbio-Veleso. Con l'avvento della repubblica, nel 1948 i due paesi vengono scissi nuovamente; tra il 1950 e il 1970 continua la "diaspora" di membri delle famiglie storiche del paese. Nel 1952 giunge nel paese un ufficiale americano, il colonnello James Hugh Angleton che, su invito del parroco locale don Mosè Pertusini, fece costruire nel paese una casa di riposo per i lavoratori della Società Italiana Registratori di Cassa National, che divenne in seguito l'attuale albergo "National on the Hill". Nel 1972, in località per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |