San Lorenzo Isontino (San Lurinç Lisuntin in friulano standard, San Lurinz in friulano goriziano) è un comune italiano di 1 564 abitanti della provincia di Gorizia in Friuli-Venezia Giulia, già San Lorenzo di Mossa.
Geografia fisica
San Lorenzo Isontino è un comune prevalentemente agricolo, situato sulla sponda destra del fiume Isonzo (che però dista alcuni chilometri e scorre al di fuori del territorio comunale), nell'ultimo tratto orientale della pianura friulana a contatto con le prime propaggini del Collio.
Storia
Le origini del paese sono antiche, quasi certamente antecedenti al X secolo. Grazie ad una relazione della visita apostolica dell'abate di Moggio nel 1570, alla parte austriaca della diocesi di Aquileia e quindi anche alla chiesa sanlaurentina, è possibile avere un quadro della situazione della chiesa di allora in cui vengono messi in luce abusi e corruzione ma anche uno spaccato di vita della popolazione che al tempo contava appena 200 anime.
Nella primavera del 1915 la Grande Guerra coinvolge il paese, per la vicinanza con il fronte del Carso e dell'Isonzo, l'abitato è colpito da granate e gran parte della popolazione è deportata al Campo di Landegg presso Pottendorf, alle porte di Vienna, dalla primavera del 1915 ai primi mesi dei 1918. Il legame con Pottendorf rimarrà e porterà al gemellaggio nel 1988.
Alla fine della guerra il passaggio all'amministrazione italiana non avviene senza problemi, soprattutto per i sanlorenzini che si erano distinti per lealtà verso l'Austria.
Nel 1955, con un Decreto del Presidente della Repubblica, San Lorenzo di Mossa riacquista l'autonomia dal comune di Capriva del Friuli. Nel 1968, a seguito di un lungo iter burocratico, un altro Decreto del Presidente della Repubblica sancisce la modifica della denominazione ufficiale del comune nell'attuale "San Lorenzo Isontinoper maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |