Montano Antilia è un comune italiano di 2.030 abitanti della provincia di Salerno in Campania.
Geografia fisica
Territorio
Centro agricolo del basso Cilento, situato ai piedi del contrafforte sudorientale del Gelbison ("Monte Sacro"), alla testata del torrente Serrapotamo, affluente di destra del fiume Mingardo. Rasentato a sud dalla statale Tirrena Inferiore, l'abitato si distende in pendio addossandosi alle pendici boscose del monte Antilia (1316 m).
Le sue due frazioni, Abatemarco e Massicelle sono tutte situate più a valle.
Classificazione sismica: zona 2 (sismicità media), Ordinanza PCM. 3274 del 20/03/2003.Storia
Appartenne sempre al territorio di Cuccaro Vetere con il nome di Montagna e fu un piccolo casale, che le numerazioni del regno, ovvero i censimenti della popolazione, menzionano a partire dal secolo XVI. Staccatosi successivamente da Cuccaro Vetere, fu dato in feudo ai Monforte. Da Montano Antilia partì nel 1828 la rivolta dei Filadelfi capeggiata dal canonico De Luca, dal cancelliere comunale Pietro Bianchi e dalla sua consorte Alessandrina Tambasco Bianchi, ai quali - per il loro slancio patriottico - fu compenso il martirio. Una lapide sulla facciata del Palazzo Bianchi posta nel 1964 commemora i moti cilentani e le gesta di questi due eroi di Montano.
Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del circondario di Laurito, appartenente al Distretto di Vallo del Regno delle Due Sicilie.
Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia, ha fatto parte del mandamento di Laurito, appartenente al Circondario di Vallo della Lucania.
Monumenti e luoghi d'interesse
Il centro antico conserva interessanti testimonianze della storia locale, tra cui la Chiesa madre con dei pregevoli affreschi settecenteschi di artisti locali alle quali opere si aggiunge, nel 2013, il ciclo pittorico dell'artista contemporaneo salernitano Stefano Trapanes per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |