Crosia (Crusìa in calabrese, Krussia in greco bizantino) è un comune di 9.808 abitanti della provincia di Cosenza.
Nel 2015 la frazione di Mirto Crosia si aggiudica la Bandiera Verde delle Spiagge, l'autorevole riconoscimento europeo assegnato dalla FEE.
Storia
Crosia fu fondata, secondo la tradizione, nel 1315 a.C., dai compagni di Enea. Infatti, durante il suo lungo viaggio verso la foce del Tevere, approdò con la sua flotta nelle rade del Trajes (o Illias), nomi diversi del fiume Trionto. I suoi sudditi, in atto di devozione verso il Principe, il primo nome che le fu assegnato era Kreusa, nome della moglie di Enea (cui va aggiunta la desinenza ia: infatti diventerà Kreusia, poi Krusia e Crusìa, per cambiare definitivamente, dopo l'Unità d'Italia, nell'attuale nome di Crosia).
Raggiunse il massimo splendore tra il X e l'VIII sec. Quando venne annessa al territorio di Crotone, divenne un importante centro di frontiera, proprio per la sua posizione strategica, per il controllo del porto dell'Illias. Accolse i Sibariti, superstiti da una disfatta dopo la battaglia contro Crotone. Distrutta da un forte sisma nel 379, fu ricostruita sulla parte alta della collina.
Il Trionto, che sfiora la collina, è stato teatro di due importanti e violente battaglie: nel 510 a.C., tra Sibariti e Crotoniati, in località Strange, e posteriormente tra Goti e Bizantini, in località Caliò. Durante il periodo feudale, Crosia fu dominio di 33 feudatari, tra i quali i più importanti furono i Matteo, i Cariati e i Sambiase. Sotto il dominio del feudatario Teodoro Mandatoriccio, Crosia divenne ducato e feudo molto ambito, conteso tra i più potenti casati del Regno di Napoli.
Di tutto il passato di Crosia rimane solamente qualche ricordo, o qualche reperto ritrovato. Crosia ha per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |