Olivadi è un comune di 500 abitanti della provincia di Catanzaro.
Storia
Olivadi, piccolo centro delle preserre nella parte meridionale della provincia di Catanzaro, accomuna le sue origini a quelle di tanti altri paesi della zona e di altre aree della Regione.
Da premette, prima di ogni discorso sulle origini e sulla storia di Olivadi, che l'intera zona che va da Catanzaro a Cardinale e Torre di Ruggiero fu interessata nel periodo Neolitico da insediamenti umani.
Se si dovesse prestare fede alle parole del padre Lodovico Pontieri, biografo del Venerabile Antonio Pontieri, Cappuccino: “Olivadi picciola terra della diocesi di Squillace……fondata, circa l'undecimo secolo, secolo, da Roggerio, Conte del/e Calabrie, e da' suoi valorosi Normanni….“, si potrebbe affermare che le origini di Olivadi risalgono al 1000, ma queste notizie non forniscono una risposta definitiva e del tutto esauriente al problema.
Infatti, le origini di Olivadi, avvolte ufficialmente nel mistero, si fanno risalire, in maniera plausibile, ad almeno un secolo prima, all'epoca cioè, dell'arretramento della Città di Squillace (Skilletion o Scolacium) o ad insediamenti di popolazioni al seguito dei monaci basiliani (Convento di Torre Spadola (oggi Torre Ruggiero) o Monastero dell'Arsafìa (oggi Monasterace).
La documentazione ufficiale più antica ed inconfutabile che riferisce di Olivadi consiste in Registri della Cancelleria Angioina del 1272 e del 1310, dove si legge, tra l'altro… de casali Libathi. Tale elemento toponomastico dà la certezza che il centro abitato di Olivadi aveva l'originario nome greco di libà dion, termine che indicava una zona piana, erbosa, umida, pratosa. In effetti, esiste una pianura, detta Runci, oggi una prospera area coltivata, m per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |