Balsorano (Balz'rana in dialetto locale) è un comune italiano di 3 484 abitanti abitanti della provincia dell'Aquila in Abruzzo.
Geografia fisica
Il paese segna il confine della regione abruzzese con quella laziale. Si sviluppa ai piedi dei monti Ernici sul versante rovetano. Balsorano confina a sud con Sora, a nord con San Vincenzo Valle Roveto, ad est con il parco nazionale d'Abruzzo e ad ovest con Veroli. Il suo castello rappresenta da sempre l'ultimo baluardo della valle Roveto e della Marsica verso sud. Il territorio comunale è attraversato dal corso del fiume Liri. Dista da Sora circa 12 chilometri, da Avezzano circa 35 e da Roma circa 135 chilometri.
Storia
Di Balsorano (denominata anticamente Vallis Soranae) si comincia a parlare già nel X secolo, data la frequente presenza benedettina nella zona. Nel "Catalogo dei Baroni", del XII secolo, Balsorano è indicata come "feudo di quattro soldati", soggetto al conte Ruggiero di Albe. Dal XIII al XV secolo, dunque, la storia di Balsorano si identifica con quella della contea di Albe, da cui tuttavia si stacca dopo la sconfitta di Ruggiero nel 1463, essendo Balsorano (insieme con Celano) passata in feudo ad Antonio Piccolomini.
L'ultimo barone (Tiberio Piccolomini Testa) perde il feudo nel 1806 e i suoi beni vengono acquistati dal francese Carlo Lefebvre, il fondatore dell'industria meccanica nella Valle del Liri e delle cartiere del Fibreno, intorno al 1850.
Creata Comune nel 1809, Balsorano comprende anche le frazioni di Rendinara, San Giovanni Valle Roveto e Roccavivi; ma la prima, nel 1816, passa sotto Civita d'Antino (e successivamente sotto Morino) e le altre due sotto l'amministrazione di San Vincenzo Valle Roveto.
II 5 ottobre 1860 sosta a Balsorano il colonnello borbonico De la Grang per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |