Galà tone (dal greco "γάλα" cioè "latte"; Γαλάτουνα, traslitterato Galà tuna in greco otrantino) è un comune italiano di 15 753 abitanti della provincia di Lecce in Puglia.
Il comune è stato fregiato del titolo di città nel 2005, e il suo territorio si affaccia sul Mar Jonio con le località La Reggia e Montagna Spaccata, di particolare interesse naturale e paesaggistico.
Per le sue bellezze architettoniche, tra cui risaltano particolarmente quelle medioevali e del barocco leccese, la città è stata inserita nell'associazione Borghi Autentici d'Italia.
Le origini della città risalgono probabilmente al periodo greco-bizantino quando, per la sua posizione strategica, assunse il ruolo di Kà stron ("castello" in greco bizantino) e nel periodo normanno-svevo si sviluppò in modo organico con l'amministrazione di un feudo che comprendeva i casali di Corillo, Feudonegro, Morice, Renda, San Cosma, Tabelle, Tabelluccio e Fulcignano.
Patria del più illustre umanista dell'Italia meridionale, Antonio De Ferrariis (conosciuto con il nome di Galateo), Galatone si offre oggi ai turisti con un itinerario imperniato sulle chiese tardo-rinascimentali e barocche (soprattutto del Santuario del S.S. Crocifisso) sulle sue case "a corte" e con i suoi palazzi ottocenteschi. A Galatone è stata viva la lingua greca fin oltre la fine del XV secolo, come anche la religione greca ortodossa, rispettivamente il Rito bizantino.
In passato è stato uno dei centri agricoli più importanti della provincia di Lecce: il territorio è ricco di uliveti, vigneti, mandorleti e alberi di fico. Fino al primo dopoguerra, Galà tone era uno snodo di scambi commerciali tra agricoltori e grossisti che acquistavano e rivendevano i prodotti locali nel nord della Puglia. Commercianti e contadini si davano appuntamento al limite della città , a un crocevia che segnav per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |