Graglia (Graja in piemontese) è un comune italiano di 1.606 abitanti della provincia di Biella, in Piemonte. Sito sul Sacro Monte di Graglia, in frazione "Santuario" (690 metri s.l.m) vi hanno sede un noto santuario mariano e lo stabilimento dove si imbottiglia l'acqua minerale Lauretana. Nel 1992 il comune di Graglia è passato dalla provincia di Vercelli alla provincia di Biella. Il codice ISTAT del comune prima della variazione era 002064.
Dal 1997 il nuovo CAP del comune è 13895. Il vecchio codice postale era 13050.
Geografia fisica
Il comune di Graglia ha una forma allungata in senso nord-ovest/sud-est; la cima Sacro Monte di Graglia è solo l'ingresso alla molto più alta Colma di Mombarone (2.371 m), dalla quale si accede alla Valle d'Aosta. Dalla parte sud-est invece, il Comune scende fino a toccare i 365 metri di quota in corrispondenza del Lago dell'Ingagna. La vetta del Mombarone è raggiungibile in circa quattro ore di cammino, e offre uno splendido panorama sulle Alpi Pennine. È possibile rimanere nell'area della cima usufruendo del rifugio Mombarone, a non molta distanza dalla sommità e aperto solo nei mesi di luglio e agosto. Idrograficamente appartiene al bacino del Torrente Elvo.
Storia
Secondo l'opinione di alcuni studiosi, il toponimo avrebbe origine dal tardo latino “Gradaliaâ€, che a sua volta discenderebbe da “gradus†(“gradinoâ€), a causa della fisiononomia scoscesa del luogo. Nel Medioevo la zona di Graglia era inserita nel feudo vercellese del vescovato, dominio dei signori Avogadro di Cerrione e dopo due secoli di proprietà dei Savoia, che la cedettero alla famiglia Bobbia dopo essere stata saccheggiata nel 1527 dalle milizie al soldo di Filippo Tornielli.
Durante la Seconda guerra mondiale, Graglia vide per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |