Buonvicino (Vommicìnu in calabrese) è un comune italiano di 2.223 abitanti della provincia di Cosenza in Calabria.
Origini del nome
Probabilmente il nome deriva dal nome di famiglia bizantino-calabrese Bombaci o dal termine dialettale bombaci che vuol dire "lumaca".
Storia
Buonvicino fu fondato alla fine del XIII secolo dagli abitanti di tre casali: Salvato, Tripidone e Trigiano nei pressi dell'abbazia di San Ciriaco.
Salvato era arroccato sulla rupe destra dello "Stretto". Le primitive abitazioni erano su "Sasso dei greci"; di esse restano visibili tracce e superficiali scavi. Dagli scavi effettuati nel 1978 ed il 20 febbraio 1997 sono stati rinvenuti cocci di tegole, di piatti e ossa di animali. Gli abitanti si dedicavano alla pastorizia e alle attività boschive.
Nella parte opposta, ossia sul crinale roccioso della rupe sinistra vi era Tripidone (ivi, rovistando alcuni muri posti a nord-est dello " Stretto", è stato rinvenuto un pugnale di ferro di lavorazione artigianale). Questi primitivi villaggi avevano poco terreno a disposizione per lo più costituito da boschi e da montagne.
Più lontano, dal lato sud-ovest, vicino al confine dell'attuale Belvedere, sorgeva il casale di Trigiano che possedeva tutto il territorio della campagna di Buonvicino compresa la zona dove sorgeva il monastero di San Ciriaco (Ai Ciriaco in greco bizantino).
I tre casali
Percorrendo la via istmica che dalla valle del Corvino porta al "Varco del Palombaro" si è costretti a passare in mezzo a un'orrida gola, larga appena 5 metri, detta appunto "Stretto", costituita da due altissime rupi rocciose sulle cui cime, a destra del Corvino, si trova il "Sasso dei Greci", un limitato pianoro che fa parte della zona detta Salvato e sulla sinistra, in una valletta delimitata da tre cocuzzoli, vi è Tripidone.
Essi furono villaggi abitati, sin dai per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |